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Radici e futuro dell'Europa

Di Gabriele Erba

Credo che le radici dell'Europa siano duplici: la prima, la più antica è quella Greca classica in cui sono nate la scienza e la filosofia anche se in modo inscindibile tra loro. La grandezza dei greci consiste nella liberazione dal mito e nell'utilizzo della ragione come mezzo di comprensione del mondo sia fisico che metafisico. Dopo la cultura greca vi è stato un periodo di rielaborazione durato fino al seicento-settecento dove non si sono fatti grandi passi in campo scientifico e filosofico ma solo in quello artistico. In realtà la filosofia continua a evolversi in epoca cristiana ma fondandosi su concetti spesso legati alla religione e quindi legati al mito. Oppure oscillando tra il platonismo e l'aristotelismo. Ovviamente sia in campo scientifico che filosofico non mancano eccezioni come Redi o Spinoza. Nel seicento rinasce la Scienza con Galileo e nel settecento la filosofia con l'illuminismo. La principale diversità con il mondo greco è la netta separazione della due discipline. La storia della scienza, da quel momento in poi, è lineare ed i suoi risultati sono visibili a tutti quindi non mi dilungherò oltre. Per quanto riguarda la filosofia doppiamo notare come essa, dalla rivoluzione francese in poi, si sia sempre più mescolata con la prassi politica. L'illuminismo pone anche un valore etico nella filosofia in particolare il famoso motto "Libertà, eguaglianza e fratellanza". Ciò che scaturisce dall'illuminismo sono due diverse visione del mondo quella liberale e quella socialista. Le altre visioni come quella nazista, quella cattolica ecc. ecc. sono invece in contrasto con l'illuminismo; sono infatti solo un retaggio del passato. Sia la visione liberale che quella socialista hanno una infinità di diverse sfumature. Credo che il futuro dell'Europa e del mondo sarà roseo solo se ci sarà da un lato una riunificazione dalla filosofia con la scienza e dall'altro se prevarrà la linea filosofica socialista, anche radicale, ma non strumentale e cieca come è stata l'esperienza sovietica. Infatti il marxismo-leninismo anche nella sua forma più genuina non contempla la libertà come valore fondante in ogni passaggio storico, in particolare durante la dittatura del proletariato, e ciò è contrario alla visione illuministica.E' quindi auspicabile la creazione di una nuova visione socialista che lavori per un progresso scientifico, filosofico, sociale e morale. E' molto importante che gli scienziati partecipino al dibattito filosofico e culturale e non si chiudano in uno splendido isolamento come spesso avviene.