La poesia è la forma d’arte più sublime in quanto in essa le componenti razionali e irrazionali dell’ uomo si fondono e si amalgamano in modo ideale.Infatti la poesia nasce istantaneamente e subito si cristallizza dando vita all’ opera d’ arte, contrariamente ad altre forme artistiche, quali ad esempio l’ architettura, dove al processo creativo viene dovutamente affiancato un duro lavoro di produzione e realizzazione dell’ opera.Essa ha la grande capacità di sintetizzare perfettamente emozioni , sentimenti , concetti ma anche realtà oggettive creando una sorta di fotografia della realtà interiore del poeta.

Nel mondo contemporaneo esiste l’ esigenza di rinnovare la poesia e di rapportarla con la cultura del frammento che sta alla base del mondo attuale perciò oggi decreto la nascita della POESIA-CONCETTO una nuova poesia che partendo da un concetto espresso nel titolo riesce a svilupparlo nello spazio di pochi versi, osservando, quindi, anche un altro punto cardine della nostra società ovvero la sinteticità come unica possibilità di espressione.La POESIA-CONCETTO ha dunque la capacità di veicolare qualsiasi pensiero dalla mente dello scrittore a quella del lettore in modo quasi osmotico.Ritengo rappresentativa di questa poetica la seguente definizione :
La Poesia-concetto è il mezzo attraverso cui un singolo concetto viene visualizzato e intuitivamente compreso grazie alla forza poetica, capace di scavalcare sia il processo induttivo sia il processo logico-sistematico.

La poesia-concetto è forma espressiva autonoma, essa può essere utilizzata per rappresentare concetti generali come stagioni o stati d’ animo; ma assume particolare rilievo quando viene utilizzata in rapporto con la filosofia infatti diviene un mezzo sicuro, veloce e immediato attraverso cui vengono espresse le conoscenze filosofiche. Questo è possibile poiché la poesia-concetto riesce a cogliere il reale in tutte le sue manifestazioni. Utilizzata in questo particolare contesto, la poesia viene messa al servizio dell’ uomo come mezzo conoscitivo di primaria importanza e non solo come manifestazione totalizzante e estetizzante o salvifica rispetto a una realtà insopportabile come avveniva e avviene in molte esperienze poetiche storicamente non impegnate ad esempio in Leopardi o in Montale.