Che cosa è il Pensiero Debole
Di
Gabriele Erba
Questo piccolissimo saggio non vuole
essere un'analisi di cosa sia il pensiero debole dal punto di visto
della storia della filosofia. Il suo scopo è quello di dare
una propria versione del pensiero debole in quanto filosofia del
nostro tempo. In sostanza le idee che esporrò in questo saggio
si collocano a mio avviso in quel filone di pensiero che prende il
nome di pensiero debole. In effetti il titolo sarebbe anche potuto
essere che cosa è il fondamento della mia filosofia. Ho fatto
questa precisazione iniziale per evitare una cattiva interpretazione
del testo e per mettere in chiaro che questa non vuole essere
filosofia accademica. Quindi quanto userò il termine pensiero
debole in realtà mi riferirò al mio pensiero più
che al pensiero debole come categoria filosofica, anche se è
ovvio che il mio pensiero è fortemente influenzato da
quest'ultimo
Il concetto alla basa del pensiero
debole è la criticità ovvero l'uso dello spirito
critico nell'approccio a ogni tipo di problema. Un esempio di questa
metodologia è presente nel piccolo saggio sul
Determinismo
da me pubblicato in questa stessa sezione. Ovviamente questa
metodologia di indagine della realtà porta ad abbandonare
tutte le forme di pensiero forte. In realtà queste forme
di pensiero non sono poi così forti perché
si basano su idee ingiustificate e poi da
li creano il proprio castello. Esempi di questo tipo sono: tutte le
religioni, il marxismo, il liberismo ma anche l'illuminismo e il
positivismo. Infatti anche quest'ultime hanno una fede cieca nella
ragione per l'illuminismo e nella scienza e nel progresso per il
positivismo. Il rischio del Pensiero Debole è l'immobilismo.
Infatti dato che non si può esser certi di nulla è
meglio non fare nulla. Voglio dire il Pensiero Debole è dotato
di un'ottima Pars Destruens ma non ha per sua natura una valida Pars
Construens. Bisogna quindi agire sotto la spinta di una sorta di
dover essere Kantiano. In realtà questo dover essere
è molto diverso da quello Kantiano perché Kant accetta
il dover essere in modo acritico.
In sostanza
si dovrebbe compiere sempre l'azione più giusta ispirata
a quei principi da me esposti in
"Le
radici dell'Europa" ma allo stesso tempo non perdere mai di
vista il fatto che qualsiasi scelta è provvisoria ciò
non è vera di per sé. In fondo il Pensiero Debole
fornisce questo insegnamento: cercare sempre di migliorarsi anche a
costo di rinnegare il passato.